venerdì 28 gennaio 2011

SESTO SOGNO

Ero un posto che mi pareva di conoscere...
C'era un cielo rosso, tante nubi porpora, e tanto fumo...
L'odore era quello della polvere da sparo, 
tanta tensione nell'aria, tanta paura, 
paura di morire, paura di ritrovarsi soli quando sarà finito il conflitto.
Che conflitto?

ebbene...ero proprio capitata nel bel mezzo di una guerra civile.

Una guerra. Dio. Che ansia mi sopraggiunse. Avevo paura.

Vedevo gente che scappava in ogni dove, gente che aveva il volto con gli occhi spaalancati dal terrore e rigati dalle lacrime.
Io correvo a più non posso. Correvo abbassata, per non farmi prendere da?..Non lo so, perchè io, la guerra non l'avevo mai vissuta. 
Correvo. Mi sentivo a disagio in mezzo a quella piazza. Sentivo l'esigenza di addossarmi ad una parete. Proteggere le spalle. Forse perchè sapevo da quello che avevo visto dai telegiornali che la guerra è piena zeppa di vigliacchi pronti a fare cazzate.

Una nuova ansia mi assalì appena mi riparai dietro un muro bianco candido.
I miei amici? Dove sono?

Nella mia mente comparvero dei flash. Un volto famigliare. Che mi guardava terrorizzato da sotto un carretto abbandonato. Un altro volto più in là da dietro un muro mi faceva segno di scappare. 

Devo cercarli?
O devo rimanere qui finchè tutto sarà finito?
Quando questi maledetti avranno finito di sparare con i fucili.

La gente qui non parla la mia lingua. Sembra arabo, o giù di li. Ad ogni modo non ci capisco nulla, a parte che dal tono intendo che non dicano parole di pace.

ونحن على ضرب مرة اخرى. تريد مواشينا والماعز لدينا. الله يخلصنا.

Questi segni incisi una pergamena malconcia che trovai accanto a me. 

poi........

che ne sarà di me?



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